L'impianto elettrico di una abitazione, di norma, è a 220Volt, che possono essere in pratica anche 230Volt. Se si ha un tester si può controllare.
Dal contatore della luce entrano 2 fili di proprietà del fornitore, che non si vedono perché sottotraccia.
Dal contatore escono 2 fili, installati dall'elettricista e di proprietà dello stesso proprietario dell'immobile.
Di questi 2 fili colorati, blu e grigio o marrone, uno è il neutro e l'altro la fase.
Il neutro, sempre di colore blu, non è sottoposto a tensione perché allo stesso potenziale della terra...infatti è proprio collegato con la terra dall'ente erogatore, nella prima stazione di trasformazione più vicina.
La fase invece è collegata direttamente alla centrale di produzione tramite i vari punti di trasformazione e pertanto sempre sottoposto a tensione di 220V rispetto al neutro e alla terra e quindi anche al filo di messa a terra.
Con il cercafase che di solito è a forma di cacciavite, toccando il filo dove è scoperto, si può capire, tramite l'accensione di una mini lampada inserita all'interno della impugnatura, se il punto è sottotensione o no.
Mentre la punta del cacciavite tocca il filo sottotensione con un dito bisogna toccare la parte metallica che sta sopra all'impugnature.
Ecco la figura di un cacciavite cercafase.
Cercate di non usarlo come cacciavite, per avvitare o svitare, perché si rompe facilmente e poi non si accende più la spia anche in presenza di tensione.
Conviene sempre provarlo, toccando un punto dove si è sicuri ci sia tensione, per accertarsi che funzioni.
Usare sempre cautela e operare sempre in sicurezza.
La vita non ha prezzo....e non fidatevi mai troppo.