aperto in due il piano_cottura, troviamo un groviglio di fili.
fig,1
Fili elettrici che prendono la corrente 220v e tramite un microinterruttore la portano ad un trasformatore ad alta tensione per fare la scintilla, da qui va alle candelette di accensione che tramite le scintille dovute alle scariche provocate dall'alto voltaggio accendono il gas e si ha la fiamma.
fig.3
Il trasformatore è formato da bobine e da un circuito elettronico il tutto annegato dentro una fusione di materiale isolante per impedire che venga accidentalmente a contatto con liquidi.
fig.4
i cavetti colorati blu-marrone prendono la corrente e la portano, tramite il microinterruttore che si chiude premendo sulla manopola, al trasformatore per scintille che a sua volta aumenta la tensione per scaricarla sulla puntina, candeletta, d'accensione posta vicino alla piastra tramite i cavetti bianchi con isolamento per altatensione. Pigiando su una sola manopola si alimentano tutte le candelette contemporaneamente.
fig.5
in primo piano si vede il microinterruttore che viene premuto dalla levetta di plastica nera (una specie di cappuccio) bloccata alla manopola in ottone
fig.6
Candeletta (bianca) vista sul piano cottura, a fianco la termocoppia.
La termocoppia col calore dalla fiamma genera una corrente che può arrivare anche a circa 260mA e oltre. Quel tanto che basta per magnetizzare il magnete della valvola.
fig.7
candeletta vista dal retro sulla piastra fiamma
fig.8
termocoppia come si trova in commercio.
All'interno del tubicino di rame si trova un filo conduttore isolato
per alimentare la bobina del magnete.
fig.10 il magnete
fig.9 il magnete
fig.11 bobina magnete
fig.12 vite minimo
Fig.13
In posizione normale, con fiamma spenta, il GAS (linea gialla) arriva fino alla camera del magnete e trova la via chiusa. Il magnete con la sua molla spinge la guarnizione contro la battuta e non lascia passare il gas, dall'altra parte, il corpo in alluminio del magnete, avvitato contro il tappo in ottone fa da tenuta. Pigiando verso il basso la manopola, si chiude il micro_interruttore che alimenta il trasformatore per le scintille e fa scoccare la scintilla a tutte le candelette.
Nello stesso tempo, la punta conica posta all'estremità della levetta della manopola, spinge a sinistra l'asta di rimando.
Fig.14
L'asta di rimando, spinge a sua volta l'alberino con molla del magnete aprendo il passaggio al gas.
L'alberino del magnete porta la sua base a contatto con la parte che si magnetizza appena si accende la fiamma che riscalda la termocoppia. Questa produce corrente sufficiente a tenere ancorato l'alberino.
Il gas passa dai fori posti sulla valvola conica solo quando questa viene ruotata e i fori coincidono con i passaggi del minimo o del massimo (fig.18 e 19) posti sulla parete del corpo fisso.
Fig.15
una volta ruotata la manopola l'alberino, spinto da una molla verso l'alto, mantiene comunque aperto uno spazio tra la punta conica e la valvola conica, questo perchè vi è una fresatura all'interno della base in alluminio (il coperchietto che tiene assieme la parte della valvola conica) che ne impedisce il ritorno completo verso l'alto (fig.16 e 17).
Se si dovesse spegnere la fiamma, la termocoppia non produce più corrente, il magnete si smagnetizza, la molla spinge l'alberino del magnete con guarnizione contro la battuta in ottone e chiude il passaggio del gas, anche con la manopola in posizione di apertura.