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giovedì 10 gennaio 2013

Il CERCAFASE

Il cercafase, lo dice la parola stessa, serve per cercare la fase.
L'impianto elettrico di una abitazione, di norma, è a 220Volt, che possono essere in pratica anche 230Volt. Se si ha un tester si può controllare.
Dal contatore della luce entrano 2 fili di proprietà del fornitore, che non si vedono perché sottotraccia.
Dal contatore escono 2 fili, installati dall'elettricista e di proprietà dello stesso proprietario dell'immobile.
Di questi 2 fili colorati, blu e grigio o marrone, uno è il neutro e l'altro la fase.
Il neutro, sempre di colore blu, non è sottoposto a tensione perché allo stesso potenziale della terra...infatti è proprio collegato con la terra dall'ente erogatore, nella prima stazione di trasformazione più vicina.
La fase invece è collegata direttamente alla centrale di produzione tramite i vari punti di trasformazione e pertanto sempre sottoposto a tensione di 220V rispetto al neutro e alla terra e quindi anche al filo di messa a terra.
Con il cercafase che di solito è a forma di cacciavite, toccando il filo dove è scoperto, si può capire, tramite l'accensione di una mini lampada inserita all'interno della impugnatura, se il punto è sottotensione o no.
Mentre la punta del cacciavite tocca il filo sottotensione con un dito bisogna toccare la parte metallica che sta sopra all'impugnature.

Ecco la figura di un cacciavite cercafase.
Cercate di non usarlo come cacciavite, per avvitare o svitare, perché si rompe facilmente e poi non si accende più la spia anche in presenza di tensione.
Conviene sempre provarlo, toccando un punto dove si è sicuri ci sia tensione, per accertarsi che funzioni.
Usare sempre cautela e operare sempre in sicurezza.
La vita non ha prezzo....e non fidatevi mai troppo.


domenica 6 gennaio 2013

fase neutro terra

In un impianto monofase, quello che troviamo nelle nostre case a 220V, nelle prese, troviamo sempre tre fili.
In vecchi impianti potremmo ancora trovarne solo due, ma non sono a norma, manca il filo della messa a terra.

  1. il filo del NEUTRO tassativamente di colore BLU
  2. il filo della FASE, può essere di colore grigio o marrone
  3. il filo della TERRA tassativamente di colore GIALLO e VERDE.

    
Non ha importanza dove collegare il filo del neutro o della fase, l'importante che siano collegati i due fori estremi.
Per il filo della terra è sempre tassativo venga collegato il foro centrale che corrisponderà sempre allo spinotto centrale della spina inequivocabilmente.


nelle prese schuko o "tedesche", il foro per la messa a terra è sempre il centrale in quanto si può inserire anche una spina normale, mentre per la sua spina schuko, la messa a terra è garantita dalle due lamelle metalliche che combaceranno inequivocabilmente con le corrispettive presenti sulla spina




nella parte posteriore dove vanno fissati i cavetti, cosi come ormai si trova anche sulle prese normali, vi è evidenziato il foro dove inserire il cavetto della messa a terra con lo specifico simbolo simbolo. Gli altri due fori sono per la fase e il neutro indifferentemente.




      



     il simbolo della messa a terra
     

messa a terra

Mettere sempre in tutte le prese di corrente il filo per la messa a terra di colore giallo e verde.
Colore che lo rende unico e solo per lo scopo, evitando errori di connessioni essendo bene individuabile.
Il filo della messa a terra deve poi essere collegato a terra tramite una apposita "puntazza".
Non usare i tubi metallici che portano l'acqua ai rubinetti come messa a terra, per due motivi, ma collegarsi per mettere loro stessi tramite il filo a terra:
  1. il tubo in metallo dell'acqua, potrebbe essere usato solo dentro l'appartamento e poi proseguire con un tubo in resina e quindi non conduttore, rendendo inefficace la messa a terra. Quindi sconsigliato!
  2. è molto pericoloso poiché, in caso di guasto di un elettrodomestico,il tubo dell'acqua, verrebbe percorso da corrente elettrica mettendo sotto tensione tutto l'impianto idraulico. Se qualcuno si stesse lavando le mani verrebbe a contatto e diventerebbe portatore di corrente verso terra attraverso il proprio corpo rimanendovi fulminato.
La messa a terra si fa usando un cavo elettrico dello specifico colore e collegandolo a terra tramite la relativa "puntazza". (clicca per vedere immagini)
La "puntazza" non è altro che un tondino del diametro di 2 cm circa o un pezzo di ferro a forma di croce, di rame o ramato o zincato, di lunghezza di circa 1,5 o 2 mt e piantato a terra, possibilmente in un luogo umido.
Per migliorare la conducibilità del terreno, versare in prossimità della "puntazza" un pò si sale.


esempio di messa a terra          
 e
puntazza

consigli utili sull'elettricità

Forse non tutti sanno che quando si ha un apparecchio elettrico vecchio può capitare che per un guasto sia portatore di corrente.
Se l'impianto è a norma, con messa a terra e salvavita, non dovrebbero esserci problemi in quanto il salvavita o interruttore differenziale interviene interrompendo il collegamento alla rete elettrica.
L'intervento del salvavita è automatico, in caso di dispersione di corrente sulla carcassa metallica dell'elettrodomestico, se il medesimo è collegato a terra tramite il cavetto di messa a terra.
Se ci fossero dei dubbi, prima di utilizzare l'elettrodomestico è buona norma sfiorare con il dorso della mano e non toccare con il palmo l'elettrodomestico stesso.
Infatti se la carcassa fosse sotto corrente, la stessa andrebbe a terra tramite il nostro corpo e con il passaggio della corrente elettrica, i nostri muscoli si contrarrebbero e il palmo della mano tenderebbe a chiudersi stringendosi sulla parte metallica. A differenza, con il dorso, la mano si chiuderebbe a pugno, ma la contrazione tenderebbe ad allontanarla dall'apparecchio elettrico facilitandone il distacco.